Come cambiano i modelli di consumo e di acquisto nella fase di ripresa

Come cambiano i modelli di consumo e di acquisto nella fase di ripresa

L’economia si sta riprendendo, grazie ad un accresciuto ottimismo da parte dei consumatori che hanno modificato i propri modelli di consumo e di acquisto mostrando una maggior fiducia verso i mercati: la propensione al risparmio resta, ma appare meno esasperata rispetto al passato. Come ci mostrano i dati Nielsen (Figura 3), è diminuito il numero di consumatori che dichiara di aver modificato le proprie abitudini di spesa per poter risparmiare. Parliamo nel terzo trimestre 2015 del 64% delle persone, in calo nei confronti sia del trimestre precedente (-5 punti) che dello stesso periodo dello scorso anno (64% vs 72% Q3 2014).
Le soluzioni maggiormente adottate per il controllo delle spese familiari restano i tagli sull’intrattenimento out of home (56%), seguiti da quelli sull’acquisto dei nuovi capi d’abbigliamento (54%), la riduzione dei pasti fuori casa (54%) e l’acquisto di marchi alimentari più economici al supermercato (53%).

Figura 3 – La propensione al risparmio dei consumatori

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Se analizziamo l’andamento dei sei panieri di consumo elaborati da Nielsen (Figura 4) si conferma anche nel terzo trimestre la tendenza negativa di “Chef a Casa” e “Basici”, soprattutto Prima Colazione, che fanno spazio a prodotti “Pronti da Mangiare”, soprattutto secondi piatti, e alla parte dei “Facili e Veloci”, mentre i “Consumi Trendy” crescono in entrambi i sotto-panieri. Una fotografia che non stupisce se si considera la priorità che il consumatore oggi dà al “time saving” nei momenti sia di consumo dei pasti, che di acquisto di prodotti alimentari.

 

Figura 4 – Come cambiano i modelli di consumo

 

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Sul fronte dei canali distributivi (Figura 5), emerge un andamento positivo per tutte le formule in particolar modo per il discount. In difficoltà, invece, i Drug stores.

Figura 5 – Andamento delle vendite a valore nei diversi canali distributivi 

 

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Infine, sul fronte mediatico (Figura 6), continuano a crescere internet e mobile, mentre la televisione risulta leggermente in calo in termini di audience. L’approccio, comunque, si conferma sempre più multitasking, con il 40% degli italiani che utilizza uno smartphone mentre guarda la tv.

Figura 6 – Tempo di fruizione dei media

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