I consumatori sono disposti a pagare un premium price per i prodotti realizzati da aziende impegnate nella sostenibilità (Figura 2) . Questo è quanto emerge dalla Nielsen Global Survey of Corporate Social Responsibility and Sustainability condotta su un campione di 30.000 individui in 60 Paesi.

Figura 2 – Disponibilità dei consumatori a pagare un premium price per azioni sostenibili

In media le fasce d’età maggiormente propense a pagare di più per la sostenibilità sono quelle dei Millennials (21- 34 anni) e della generazione Z (15-20 anni). Si tratta di un atteggiamento non legato alla disponibilità finanziaria: sono maggiormente disposti a pagare un premium price per il prodotto con brand sostenibile chi guadagnano 20 mila dollari all’anno rispetto a chi dichiara entrate per 50 mila (68% vs. 63%).
I consumatori non solo sono più sensibili, ma si aspettano il medesimo impegno da parte dei produttori. Per questo motivo, la sostenibilità nel mondo dei beni di largo consumo è da considerarsi non più solo un valore aggiunto del prodotto e del brand, bensì un requisito essenziale. Le aziende possono conquistarsi le preferenze dei consumatori se puntano all’ambiente e all’impegno sociale, alla freschezza degli ingredienti. Questi fattori rappresentano importanti driver di acquisto: la freschezza e la presenza di ingredienti naturali/biologici incide per il 61% nelle scelte di acquisto, il beneficio salutistico per il 53%.