Il futuro della spesa alimentare: piccola, frequente e flessibile

Il futuro della spesa alimentare: piccola, frequente e flessibile

Waitrose, nota insegna della distribuzione grocery britannica, raccoglie in un interessante Rapporto di ricerca quelle che saranno le tendenze del consumatore nei confronti della spesa alimentare. Pur essendo costruiti sul mercato inglese, i trend disegnati configurano alcuni cambiamenti che potranno estendersi con facilità anche ad altri Paesi.

L’approccio del consumatore alla spesa alimentare sta cambiando: l’estensione degli orari di apertura dei negozi fisici, insieme all’apertura del canale on line che ha riguardato molto insegne oltre ai player del mercato digitale, hanno ridotto molti dei vincoli spazio-temporali che condizionavano in passato i comportamenti di acquisto.

Figura 1 – The Waitrose Food and Drink Report 2015 (estratto)


 

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Fonte: Waitrose


Come mostra l’estratto del Rapporto presentato nella Figura 1, molti consumatori (il 48% del campione) dichiarano di fare la spesa alimentare come quando sono in vacanza: fanno cioè acquisti frequenti, scelgono pochi prodotti di uso immediato e principalmente freschi, si recano nei punti vendita sempre più tardi. A Londra, il 40% delle vendite nei punti vendita Waitrose avviene dopo le ore 17.
Cambia anche l’approccio al pasto: si pranza e si cena a orari sempre più vari, spesso fuori casa e, anche quando in casa, in maniera meno strutturata con pasti frequenti e meno abbondanti.
Il mondo alimentare non resta indifferente alla tecnologia: quest’ultima ha modificato il modo con cui il consumatore si informa. Food blogger, social media, siti web specializzati sono diventati gli strumenti preferiti dai consumatori per raccogliere ricette, approfondire le mode del momento, piuttosto che specifiche problematiche alimentari.
 

 



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