La fiducia dei consumatori è in timida ripresa

La fiducia dei consumatori è in timida ripresa

L’ultimo trimestre del 2016 si è chiuso con un indice di fiducia pari a 58, in leggera crescita rispetto al trimestre precedente anche se ancora lontano dal 61 raggiunto nello stesso periodo del 2015. Resta ancora ampio il divario rispetto al resto d’Europa, in particolare verso Francia (66), Spagna (86) e ancor di più verso Germania (101) e Gran Bretagna (102), in crescita rispettivamente di 3 punti e 1 punto nell’ultimo anno.


Figura 19 – Indice di fiducia dei consumatori italiani


19bis


Fonte: Nielsen


Dal quadro delineato da Nielsen, emerge un consumatore che ha quindi recuperato un po’ di fiducia, ma che presta comunque particolare attenzione alle spese. Nonostante molti affermino di utilizzare le proprie risorse economiche una volta coperte le spese essenziali, per vacanze (Q4 2016: 32% vs Q4 2015: 30%), vestiti (31% vs 30%) e intrattenimento fuori casa (25% vs 23%), sono ancora molti (39%) coloro che dichiarano di accantonare i risparmi a fine mese. Fra gli elementi che trainano questa prudenza tipica degli italiani sicuramente vanno sottolineate le incertezze legate alla posizione lavorativa (la stabilità del posto di lavoro è la prima preoccupazione per il 18%) e all’economia (12%). Questo dato, tuttavia, deve essere letto positivamente se si pensa che in Gran Bretagna è pari al 18% ed è ancora più alto in Spagna dove ha raggiunto quota 23% nell’ultimo trimestre.

E’ incoraggiante costatare che la quota di italiani che hanno modificato le proprie abitudini di spesa per poter risparmiare è in forte diminuzione (52% contro il 72% registrato nel Q4 2015). Il risparmio viene perseguito riducendo i pasti take-away, l’acquisto di nuovi capi d’abbigliamento e l’intrattenimento fuori casa, ma anche attraverso l’acquisto di prodotti più economici al supermercato.



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