La sostenibilità guida lo sviluppo delle private label

La sostenibilità guida lo sviluppo delle private label

La crescente sensibilità dei retailer alle tematiche ambientali si riflette non solo nel lancio di prodotti biologici ed eco-sostenibili, ma anche nello sviluppo del packaging che riportano sempre più spesso le informazioni sul corretto smaltimento e riciclaggio dei materiali. Ne è un esempio Albert Heijn che ha iniziato a modificare in tal senso le confezioni della linea "AH puur & eerlijk organic" con l’obiettivo di estendere tale operazione a tutto l’assortimento entro il 2015.

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Numerosi sono poi i distributori che continuano ad espandere l’assortimento a marchio di prodotti biologici. E’ il caso di Coop Italia che ha ampliato l’assortimento di prodotti biologici a marchio “Vivi Verde” con una nuova linea di cosmetici realizzati con ingredienti naturali, senza oli minerali, silicone parabeni o conservanti chimici.

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E’ altresì il caso di Selex che ha raggiunto con il prodotto a marchio una penetrazione del 15% anche grazie al lancio della nuova linea biologica "Natura Chiama Selex", che comprende frutta e verdura ma anche yogurt, succhi di frutta, uova e burro.

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Anche per Rewe Austria, il biologico ha contribuito alla crescita del prodotto a marchio: la linea biologica "Ja! Naturlich" ha registrato nel 2011 l’incremento maggiore degli ultimi 18 anni con una crescita del 7%. Il merito va anche al nuovo packaging eco-sostenibile, apprezzato dai consumatori grazie al risparmio di oltre 10 tonnellate di plastica che ha consentito. Entro il 2015 Rewe ha l’obiettivo di ridurre del 25% la plastica impiegata per gli imballaggi di frutta e verdura.

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Infine, anche per il retailer Ahold ICA il biologico trascina le vendite: nel 2011 l’assortimento biologico a marchio privato è cresciuto del 4,3%, favorito dalla crescita della linea "I love ECO" che ha registrato un 23%.

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