La marca commerciale è amata anche in rete

La marca commerciale è amata anche in rete

I prodotti a marchio commerciale sono amati anche dagli utenti che navigano in rete: il 72% dei commenti espressi dai consumatori sui prodotti a marchio sono positivi, mentre il 14% sono negativi e i restanti 14% neutri. Questo è quanto emerge da una ricerca condotta nel mese di marzo 2013 dalla società Reputation Manager volta ad analizzare le conversazioni online sulle private label allo scopo di capire quali sono le opinioni generali dei consumatori su questi prodotti. In particolare, ai fini dell’analisi, la private label è stata suddivisa in due categorie: primi prezzi (intesi come i prodotti con il minor prezzo nella categoria, con prezzi inferiori di oltre il 50% rispetto alla marca leader) e prodotti premium (prodotti con un prezzo maggiore di quello della marca leader, anche il 30% in più, caratterizzati da alta qualità).

Per misurare la reputazione delle private labels, la società calcola l’indice CERR® (Calcolo Effettivo del Rischio Reputazionale), un parametro numerico oggettivo (che assume un valore massimo di 5) associato ad ogni contenuto e rilevato su tre elementi: quanto è forte il messaggio (positivo o negativo), quanto è importante (non si parla di autorevolezza, ma di audience potenziale) e quanto è pertinente al modello di business del brand o alle tematiche di indagine.

Relativamente alle private label, l’analisi CERR® mostra un miglioramento nella reputazione positiva delle private labels, soprattutto dei «Primi Prezzi «(+ 2,12) rispetto ai «Premium» ( +1,88). Il pricing ha l’impatto reputazionale migliore sui «Primi Prezzi» (+2,61) rispetto ai «Premium» (+0,59) mentre sulla customer satisfaction le due categorie sono quasi allineate: +2,11 «Primi Prezzi» e +2,28 «Premium» (Grafico 5).

Grafico 5 – La reputazione on line delle private label

Fonte: Reputation Manager



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