Cresce l’attenzione verso la nutrizione e la salute: minacce o opportunità per la MDD?

Cresce l’attenzione verso la nutrizione e la salute: minacce o opportunità per la MDD?

 La crescente attenzione del consumatore verso gli aspetti salutistici dei prodotti alimentari non è più un trend del momento. Il consumatore oggi appare sempre più critico nei confronti dell’offerta alimentare, convinto che una giusta alimentazione sia lo strumento più adeguato per prevenire e gestire disfunzioni fisiche come l’eccesso di colesterolo, l’ipertensione, il diabete e l’obesità.

Secondo una recente ricerca di Nielsen, tra le caratteristiche maggiormente ricercate dai consumatori italiani troviamo i prodotti al 100% naturali (considerati importanti dal 45% della popolazione), senza coloranti artificiali (indicati dal 43%), OGM free (per il 42%), fatti con vegetali/frutta e senza aromi artificiali (36%), ricchi di fibre (30%), biologici e con aromi naturali (26%). Non c’è quindi da stupirsi che i cibi biologici abbiano avuto un trend in controtendenza rispetto al resto del mondo grocery, chiudendo il 2014 con un fatturato pari a 866 milioni di euro e una crescita del 14% rispetto all’anno precedente.

Una seconda tendenza individuata da Nielsen riguarda la preferenza degli italiani verso i prodotti “alleggeriti”: per i consumatori è molto importante l’assenza di colesterolo nei cibi (per il 35% degli intervistati), di grassi (29%), di sodio (28%), di zucchero (27%), di calorie (22%). Gli italiani, inoltre, sono interessati alle porzioni controllate (21%), senza carboidrati (18%), a basso contenuto di fruttosio (16%), senza caffeina (12%), senza glutine (11%).

Diversi sono i prodotti leggeri e più facilmente digeribili che sono cresciuti nell’ultimo anno: patatine e formaggi light (fatturato pari a 25 milioni di euro, +10%), latte senza lattosio (477 milioni di euro, +15%) e lavorati senza glutine (101 milioni di euro, +31%).

Infine, i consumatori sono diventati particolarmente attenti ad integrare la loro alimentazione con prodotti arricchiti: in particolare vengono ricercati prodotti con più ingredienti integrali (caratteristica ritenuta rilevante dal 22% del campione), prodotti arricchiti di calcio (19%), a valore elevato di proteine e vitamine (18%), fortificati con minerali (16%), ricchi di grassi insaturi (15%), con considerevole presenza di micronutrienti (11%).

Nelle vendite si è misurato un incremento degli integratori, che hanno generato nel 2014 un fatturato di 232 milioni di euro (+3%), e di cibi integrali (un volume di vendite a valore di 307 milioni di euro, +11%). Anche in questo caso si tratta di valori anticiclici, spiegabile con una emergente tendenza degli italiani a scegliere prodotti di qualità, nonostante la congiuntura economica negativa.


Queste nuove tendenze di consumo se da un lato rendono più complesso lo scenario, dall’altro lato aprono interessanti opportunità per i produttori e i distributori. Il passaggio allo sviluppo di prodotti naturali e salutistici, nonché ad un adeguamento del packaging e della comunicazione, non potrà essere certo immediato. Indubbiamente, chi opera nel mondo del FMCG dovrà intraprendere un percorso culturale, che porti all’adozione di modelli nutrizionali sempre più sostenibili e in sintonia con i trend demografici che contraddistinguono il nuovo millennio.

Innovare e investire sulla diffusione di prodotti che forniscono benefici legati alla salute è dunque una strategia vincente, ma è necessaria anche una comunicazione chiara e trasparente per raggiungere il consumatore con un messaggio credibile e verificabile: non solo etichette, ma anche un impegno diretto del produttore e del distributore possono portare un valore aggiunto.



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