Benessere e salutismo sono i nuovi volani di crescita per la MDD

Benessere e salutismo sono i nuovi volani di crescita per la MDD

La crescita della MDD in Italia è ascrivibile in gran parte ai prodotti biologici e, in generale, alle linee premium. Il consumatore italiano è sempre più attento all’impatto che l’alimentazione può avere sulla sua salute. Lo conferma l’indagine “Global Health and Ingredient-Sentiment” di Nielsen che ha messo a fuoco le abitudini alimentari e il vissuto dei consumatori di oltre 60 Paesi del mondo nei confronti di determinati cibi e ingredienti.


In questi ultimi anni si sta osservando un mutamento nel comportamento di consumo  degli individui a livello globale che sempre più considerano il cibo come fonte di benessere e si approcciano alla propria alimentazione in modo più selettivo, riconoscendo interesse ai prodotti salutistici.


Per quanto riguarda il nostro Paese, si conferma un nuovo approccio agli alimenti, caratterizzato da un progressivo aumento dei consumi di prodotti appartenenti al mondo "Benessere & Salute". Nell'ultimo anno il paniere di questi prodotti ha registrato un trend positivo di +8,9% sulle vendite a volume (quantità vendute a prezzi costanti) e +9,8% su quelle a valore (Figura 8).


Figura 8 – Andamento dei panieri Nielsen 


Fonte: Nielsen Trade*MIS, variazioni % annue della categoria a Giugno 2016 nella distribuzione moderna


Il fenomeno salutistico che ha preso piede negli ultimi anni non è circoscritto solo alle diete e alle necessità legate a particolari patologie. Dallo studio condotto da Nielsen (Figura 9) è emerso che oltre la metà degli italiani ha dichiarato di evitare volontariamente l'assunzione di determinati ingredienti per la propria alimentazione. Tra questi vengono banditi antibiotici e ormoni in prodotti animali (66%), coloranti artificiali (65%), conservanti artificiali (62%), OGM (60%) e aromi artificiali (59%).


Figura  9– Atteggiamento degli italiani nei confronti dei prodotti alimentari (% di persone che dichiarano di voler evitare gli ingredienti elencati)
 


Fonte: Nielsen, indagine “Global Health and Ingredient-Sentiment”


Ne consegue, quindi, un atteggiamento più attento alle singole componenti presenti nei prodotti alimentari acquistati, con il 71% degli italiani che tende a privilegiare quei produttori e/o distributori che applicano canoni di massima trasparenza su origine e modalità di produzione (Figura 10).


Figura 10 – Atteggiamento degli italiani nei confronti dell’alimentazione e dei produttori di beni alimentari 
 


Fonte: Nielsen, indagine “Global Health and Ingredient-Sentiment”


Si tratta di trend nei confronti dei quali industria e distribuzione non possono certamente restare indifferenti soprattutto quando si tratta di definire l’offerta commerciale e gli assortimenti dei punti vendita.


Anche su questo aspetto, i consumatori intervistati da Nielsen esprimono posizioni molto chiare (Figura 11). In primo luogo, desiderano prodotti semplici e poco trasformati, le cui caratteristiche vengono sintetizzate nell’indagine  con l’espressione “Back to Basics”: prodotti al 100% naturali (55%), senza coloranti artificiali (49%) o aromi artificiali (43%), OGM free (41%), biologici (36%) e composti da proteine di origine vegetale (21% vs 15% media EU).
 

Figura 11 – Atteggiamento degli italiani nei confronti degli assortimenti commerciali 
 


Fonte: Nielsen, indagine “Global Health and Ingredient-Sentiment”


In secondo luogo, sono alla ricerca di prodotti privati da quegli ingredienti  che possono essere dannosi per la salute: il “less is more” è il vero valore ricercato oggi dai consumatori, ovvero alimenti a basso contenuto di grassi (42% vs 34% media EU), sugar free (31%), iposodici (25%), ipocalorici (21%), ma anche con porzioni controllate (23%).  

 



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